• La Sterilità

    Pubblicato il 27-09-2017 da in Blog

    STERILITA’

    La sterilità è una problematica che coinvolge un grandissimo numero di coppie al mondo.

    Allo stato attuale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nei paesi industrializzati come l’Italia, il 15-20% delle coppie istituzionalmente riconosciute presenta un problema di sterilità. L’incidenza del fenomeno ha subito negli ultimi 20 anni un incremento e le stime attuali rilevano, come i valori siano, purtroppo, destinati ad aumentare.
    Per tutti questi motivi si va sempre più affermando il nuovo concetto di sterilità intesa come patologia della donna, dell’uomo o della coppia.

    Cosa è la sterilità?

    Si intende per sterilità l’incapacità di concepire da parte di uno o entrambi i coniugi dopo un anno di rapporti non protetti.

    Cosa è l’infertilità?

    L’infertilità è invece intesa come l’incapacità della donna di condurre la gravidanza fino all’epoca di vitalità fetale.

    Le principali cause di sterilità femminile sono connesse a disturbi ovulatori, fattori di origine tubarica e peritoneale, alterazioni del muco cervicale o della cervice ma, anche a disordini metabolici e cause neuroendocrine. Le cause di sterilità maschile, invece, rientrano in due macro categorie: secretoria, causata da un deficit testicolare nella produzione di spermatozoi e escretoria, causata da patologie che alterano l’emissione all’esterno di liquido seminale.

      

    PERCORSO DELLA COPPIA

    Una delle fasi più importanti del percorso che intraprendono le coppie sterili è rappresentato dal primo colloquio conoscitivo che consentirà di acquisire e quindi studiare la documentazione della storia clinica della coppia per poi individuare il percorso clinico da intraprendere. Seguirà la visita ginecologica e, sulla base dei riscontri anamnestici e clinici, verranno prescritti gli approfondimenti ematochimici e/o strumentali necessari per completare l’iter diagnostico della coppia.

    Una volta che la coppia avrà effettuato gli esami richiesti, verrà fissato un secondo appuntamento per visionare i risultati degli esami e, quindi, si potrà stabilire il percorso terapeutici più adeguato.

      

    Esami Diagnostici:

    • Isteroscopia: È un esame di secondo livello, poco invasivo, che consente la valutazione endoscopica del canale cervicale, della cavità uterina e della mucosa endometriale. Questo esame riveste un importante ruolo sia diagnostico che terapeutico.

     

    PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

    Una volta chiarite le cause della sterilità, la coppia inizia un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Le tecniche di PMA, che possono essere suddivisi in tecniche di I-II e III livello., comprendono tutti quei procedimenti volti al trattamento degli ovociti, degli spermatozoi e degli embrioni con l’unico scopo comune di realizzare il progetto della gravidanza:

    • rapporti mirati con o senza modesta stimolazione ormonale
    • inseminazione intrauterina (tecnica di I livello)
    • fecondazione in-vitro (tecnica di II o III livello).

     

    Rapporti Mirati

    Mediante esami ecografici seriati, con o senza l’ausilio di farmaci
    è possibile individuare il momento dell’ovulazione così da mirare
    i rapporti sessuali finalizzati al concepimento naturale.

     

     

    Inseminazione Intrauterina

    L’inseminazione intrauterina (IUI) è la tecnica più semplice (I livello)
    di Procreazione Medicalmente Assistita. Indolore, poco invasiva.
    L’Inseminazione intrauterina consiste nella deposizione di spermatozoi,
    adeguatamente trattati, all’interno della cavità uterina,
    per via transvaginale.

     

     

     

    FIVET- ICSI

    Il termine FIVET (PMA di II livello), indica una tecnica di laboratorio che consente l’incontro, in vitro, tra i gameti femminili ottenuti mediante aspirazione transvaginale del liquido follicolare e quelli maschili ottenuti in seguito alla preparazione del campione di liquido seminale. Gli embrioni ottenuti a seguito della fecondazione ovocitaria vengono trasferiti nella cavità uterina dopo 3 o 5 giorni dal prelievo dei gameti.

    È una tecnica che si compone di più fasi, ognuna delle quali risulta essere di estrema importanza al fine di una buona riuscita del trattamento.

    La prima fase è quella della stimolazione ovarica, un trattamento che richiede l’utilizzo di farmaci mirati a ottenere una crescita follicolare multipla. Per quelle pazienti con una riduzione della riserva ovarica o sottoposte a ripetuti cicli FIVET con scarsi risultati, vi è la possibilità della fecondazione assistita su ciclo.

     

    Segue quindi il Pick-Up o prelievo ovocitario che consiste nell’aspirazione dei follicoli con diametro superiore a 16mm.È una procedura indolore che avviene in sedazione, per via trans-vaginale, sotto controllo ecografico.

    La mattina dell’intervento di prelievo ovocitario il partner maschile effettua la raccolta del liquido seminale. Il campione ottenuto viene quindi preparato in laboratorio.
    Gli ovociti prelevati vengono prima classificati e quindi inseminati. La loro fecondazione in vitro può avvenire mediante tecnica classica FIVET o tecnica di micromanipolazione ICSI.

    La fecondazione in vitro classica (FIVET) consiste semplicemente nel mettere in contatto gli spermatozoi selezionati con gli ovociti prelevati ancora circondati dalle cellule del rivestimento esterno (cellule del cumulo e della corona radiata). Sono quindi gli spermatozoi a dovere attraversare da soli le barriere ovocitarie.
    Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) consiste nel rimuovere meccanicamente tutte le barriere ovocitarie, costituite dalle cellule del cumulo e della corona radiata, ed a introdurre un singolo spermatozoo selezionato direttamente all’interno del citoplasma ovocitario.

     

     

    In seguito alla fusione tra lo spermatozoo e l’ovocita si innesca
    una cascata di eventi che porta alla formazione dell’embrione.
    Gli embrioni ottenuti, dopo 3 o 5 giorni dal prelievo dei gameti, verranno dunque trasferiti nella cavità uterina tramite un sottile catetere.
    Questa procedura risulta essere indolore e non richiede pertanto anestesia.

     

     

    DIAGNOSI PREIMPIANTO

    Le coppie che si sottopongono ad un ciclo di fecondazione in vitro possono richiedere di essere informate sullo stato di salute degli embrioni prodotti. In questi casi, se vi sono le indicazioni, si può procedere con la diagnosi genetica pre-impianto. Essa si configura come un metodo diagnostico che si esegue su biopsie cellulari dell’embrione prima del suo trasferimento in utero.

     

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